Pollica e le Terre della Dieta Mediterranea
Quando la creatività gastronomica diventa il segreto della Longevità
Le voci di Pollica e delle Terre della Dieta Mediterranea
Le voci di tutti coloro i quali sostengono la candidatura di Pollica e delle Terre della Dieta Mediterranea come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia. Di coloro i quali sanno “perché ci meritiamo questa candidatura”.
Le Terre e Le Sagre
Pollica e le Terre della Dieta Mediterranea si estendono nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano Alburni e nelle sue aree contigue. Dal 1997 sono inserite nella Riserve della Biosfera MAB UNESCO (con 4 siti Patrimoni Mondiali UNESCO: Certosa di Padula; e le Aree Geoarcheologiche di Paestum; Elea; Velia; Cave di Camerota), e dal 2010 sono iscritte nella Rete Mondiale dei Geoparchi. Dal 2010, l’UNESCO ha dichiarato la Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Umanità e Pollica e il Cilento Comunità Emblematiche per l’Italia. Dal 2022, Pollica è Segretariato Permanente e coordinatrice delle 7 Comunità Emblematiche UNESCO.
Le Terre hanno 15 presidi Slow Food, 22 prodotti a marchio DOC/DOP/IGP e ben 580 PAT. 34 le sagre che celebrano la creatività gastronomica locale.
Manifesto
Le Terre della Dieta Mediterranea e Pollica rappresentano l’ecosistema ideale per arricchire la rete Unesco delle Città Creative della Gastronomia. Un modello di convivio permanente capace di valorizzare il proprio territorio come culla dei valori unificanti della gastronomia della Campania e dello stile di vita italiano.
Ci meritiamo questa candidatura per le nostre terre, frutto di una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni legati alla coltivazione, alla raccolta, alla pesca, all’allevamento, alla conservazione, alla cucina e soprattutto alla condivisione nel convivio modello di quello stile che il mondo conosce come Dieta Mediterranea.
Ce lo meritiamo per il cibo e la creatività gastronomica di queste terre capaci di diventare il nexus tra uomo, comunità e ambiente e di creare le condizioni di benessere certificate dall’algoritmo della felicità.
Ce lo meritiamo per il nostro modello di sviluppo ecologico integrale capace di rendere disponibili alle future generazioni i patrimoni riconosciuti e di lavorare alla riscoperta delle risorse dormienti attraverso un percorso di valorizzazione del sapere umano che abbraccia tutto il Mediterraneo.
Ce lo meritiamo per il lungo e faticoso percorso di condivisione, patrimonializzazione e riconoscimento degli elementi distintivi dei valori del territorio.
Ce lo meritiamo per il ruolo di Pollica e delle Terre della Dieta Mediterranea, come espressione originale del sapere diffuso di donne e uomini che attraverso la gastronomia hanno saputo cercare e trovare nell’equilibrio della loro storia la salvaguardia della biodiversità e la valorizzazione di quella fonte di benessere e longevità che è il loro stile di vita.
Ce lo meritiamo perché qui l’arte della gastronomica qui è diventata strumento di diplomazia tra i popoli e perché può diventare motore di crescita e strumento per porre fine a quello spopolamento e conseguenza delle carenza di opportunità per le future generazioni.
Ce lo meritiamo perché la città creativa che verrà metterà al centro le persone e i loro saperi proseguendo il lavoro già intrapreso con l’identificazione degli Ambasciatori della Dieta Mediterranea, chef, pescatori, coltivatori custodi, narratori, scienziati, artisti, nonne e nonni sapienti.
Ce lo meritiamo perché daremo ancora più forza all’impegno a fianco delle scuole del territorio ma anche degli studenti di tutta Italia e del mondo che metteremo in contatto con i custodi della tradizione e della conoscenza. In modo da rendere sempre di più il nostro patrimonio, patrimonio di tutti. Utilizzano come elementi di dialogo la rete delle Città Creative nel mondo e le reti di Città che già collaborano con Pollica come il network internazionale Città Slow, e le Comunità Emblematiche Unesco della Dieta Mediterranea.
Per queste motivazioni noi comunità plurali, Comuni e associazioni del territorio, donne e uomini custodi della biodiversità, cultori dell’arte del convivio e creatori di pratiche gastronomiche e agricole preservati e tramandati per secoli, noi interpreti e testimoni dello stile di vita del nostro territorio proponiamo la candidatura di Pollica e le Terre della Dieta Mediterranea quale Città Creativa della Gastronomia UNESCO.
I Creativi
La creatività, il saper fare e la forte coscienza ecologica che caratterizzano i custodi della conoscenza del territorio hanno fatto sì che, nei secoli, queste terre diventassero culla di patrimoni materiali e immateriali unici al mondo (WH, ICH, MAB). Qui gli autentici creativi sono ancora i cuochi, i pescatori, i coltivatori i custodi, le nonne e i nonni: coloro i quali continuano a custodire, tramandare e diffondere un sapere che attinge alle radici del terra, alla profondità del mare e alle fondamenta delle tradizioni per arricchire l’anima di chi ne gode.
Parco Patrimonio dell’umanità UNESCO, Riserva della biosfera e Geoparco
Ettari di costa, collina e montagna
I numeri
del Cilento
Ettari di aree marine protette
Piante classificate
Presidi Slow Food
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La Biodiversità
Il Mare
La Storia
La Terra
L'Acqua
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L'Acqua
La Squadra
Il Motore del Progetto
Le Terre della Dieta Mediterranea e Pollica, luogo Ideale composito, fatto di molteplici straordinarie diversità raccolte intorno alla cultura dei singoli campanili dei municipi, grazie alla creatività, al saper fare e alla forte coscienza ecologica, elementi distintivi che caratterizzano i custodi della conoscenza del territorio, sono divenuti nel tempo nodi pulsanti di una rete forte.
Azioni
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La creatività - UNESCO
Da anni, l’UNESCO si impegna a rendere quanto più materiale l’immateriale, a celebrare e tutelare le persone che si celano dietro le creazioni che hanno modificato radicalmente il mondo. In questo senso va letta non solo la nomina della Dieta Mediterranea a «patrimonio culturale immateriale» dell’umanità, ma la fondazione della Rete delle Città Creative, alla quale Pollica e le Terre della Dieta Mediterranea si candidano per la categoria Gastronomia.
Questi territori si propongono come emblemi di una creatività che si è manifestata nel cibo – inteso non solo come nutrimento, ma come veicolo di valori, di identità, di simboli, di cultura, di tradizioni, di ritualità – e che si è estesa nel tempo e nello spazio sotto forma di un vero e proprio stile di vita.
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